I vaccini contro il papilloma virus umano (HPV) agiscono prevenendo le infezioni prima dell’esposizione naturale. Per tale motivo dovrebbe essere più efficace se somministrato precocemente. Per verificare tale ipotesi è stata fatta una revisione sistematica degli studi sull’efficacia vaccinale pubblicati tra il 2007 e il 2022. Tale studio valutava l’efficacia in relazione alle varie patologie indotte dall’HPV: condiloma acuminati, cerviciti, cancro cervicale.

Esistono vari modi per valutare l’efficacia del vaccino sia a livello individuale, sia nell’ambito della popolazione generale. Negli studi clinici, l’efficacia del vaccino contro l’infezione da HPV, i condilomi acuminati e le lesioni cervicali invasive ha superato il 90% tra le donne senza precedenti infezioni. Altri studi, seppure in misura minore, hanno dimostrato benefici anche nei pazienti di sesso maschile. Anche nello studio della popolazione generale si è osservato ovviamente una netta riduzione delle infezioni e delle relative complicanze. Esaminando attentamente questi studi si è osservato che la vaccinazione effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale dia la massima protezione. Per tale motivo l’OMS raccomanda la somministrazione tra 9 e 14 anni.

Per verificare tale assunto è stato condotto uno studio retrospettivo analizzando se tra tutti i vaccinati tra il 2007 e il 2022 effettivamente l’età avesse avuto rilevanza nella induzione alla protezione immunitaria. Sono stati utilizzati in questa ricerca 21 studi osservazionali. Di questi 17 hanno dimostrato una maggiore efficacia nella fascia di età più giovane valutata. Ciò si spiega con la somministrazione prima del contatto con HPV piuttosto che ad un meccanismo biologico. Infatti sebbene gli adolescenti più giovani producano un numero elevato di anticorpi, anche gli adolescenti più grandi e gli adulti hanno solitamente risposte immunitarie valide.  In realtà sebbene taluni studi abbiano dimostrato un’efficacia vaccinale anche dopo i 18 anni, in generale, prima di tale età la protezione immunitaria si sviluppava molto di più nei pazienti vaccinati prima di tale età. Tutti gli studi sono stati condotti in paesi ad alto reddito, principalmente in Europa e negli USA, tuttavia, uno studio condotto in Bhutan, a reddito medio basso, i dati erano del tutto sovrapponibili.

Gli studi sull’efficacia dei vaccini sono importanti per comprendere l’impatto del vaccino nel mondo reale. Per molte vaccinazioni ed in particolare per quello con HPV, le modalità vaccinali spesso non vengono rispettate a dispetto delle indicazioni. La comprensione di come il rispetto delle raccomandazioni possa influire sull’efficacia di un vaccino è fondamentale per l’organizzazione dei programmi vaccinali. Questo studio ha dimostrato che il vaccino HPV risulta più efficace se effettuato precocemente. Se pur vero che pochi studi sono stati condotti su pazienti di sesso maschile, sui tumori associati ad HPV e sulla popolazione a reddito medio basso, si può tuttavia affermare con certezza che è indispensabile incoraggiare i genitori a vaccinare i propri figli alla prima età raccomandata.

Bibliografia

·     Ellingson MK, Sheikha H, Nyhan K, Oliveira CR, Niccolai LM. Human papillomavirus vaccine effectiveness by age at vaccination: A systematic review. Hum Vaccin Immunother. 2023 Aug 1;19(2):2239085. doi: 10.1080/21645515.2023.2239085. PMID: 37529935; PMCID: PMC10399474

Dott. Mariano Saviano - Specialista in Dermatologia e Venereologia – Coordinatore Gruppo Adecanews ADECA

Dott.ssa Flora De Natale - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Vicepresidente ADECA