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Il blog di ADECA

1 Maggio 2022

PSICHE E BELLEZZA IN EPOCA COVID-19

Il mito della bellezza

                                                               PSICHE E BELLEZZA IN EPOCA COVID-19

Questo lavoro nasce dalla constatazione che durante la pandemia vi è stato un trend positivo per la medicina estetica. Dai filler ai micro-lift fino alle App per personalizzare i trattamenti sempre più richiesti anche dagli uomini, le novità dal Congresso di medicina estetica di Milano 21 ottobre 2020 (Il sole 24 ore). Anche secondo la dott.ssa Giulia Lo Russo chirurgo plastico Firenze la richiesta di interventi estetici, non ha conosciuto particolari flessioni.   14 dicembre 2020

Nel 2020 i trattamenti estetici come 'antistress', sono aumentati del 25%.

La American Society of Plastic Surgeons ha riportato nei mesi di lockdown un incremento del 64%. Anche la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons comunicava un aumento del 70% nelle richieste di consulto.  L'Italia non si discostava dal trend con un'impennata del 25% rispetto al 2019. Tra i trattamenti più richiesti i filler nell’ area labiale (+42%), sugli zigomi (+29%) e il riempimento delle rughe tra naso e bocca (+28%).

Come mai?  Perché questo incremento di interventi estetici?

Il Covid aveva abbassato il nostro orizzonte ed in qualche modo lo aveva compresso: fare qualcosa ci permetteva di sentirsi meglio con sé stessi. Inoltre modificare il proprio aspetto, avvicinandolo a quelli che sono i propri desideri, ci permette anche di pensare al futuro con più sicurezza e ottimismo. Ma si deve dire che la percezione della nostra immagine si era modificate. Prima del Covid il contatto con la propria immagine si limitava a una veloce sessione mattutina davanti allo specchio. Quando si faceva smart working si trascorrevano molte più ore in casa e il tempo per osservare pregi e difetti cresceva in modo esponenziale.

C’era un ultimo motivo, di ordine squisitamente pratico: le occasioni sociali erano drasticamente ridotte. Dal punto di vista logistico si trattava del momento ideale per affrontare anche un intervento più impegnativo.

Ma esistono motivazioni più profonde?

Soffermiamoci un attimo sul significato di Psiche e Bellezza.

Nella mitologia greca, psiche veniva rappresentata come una farfalla, simbolo dell’anima, della leggerezza e della volatilità dello spirito vitale.

Bellezza invece veniva definita come una qualità capace di appagare l'animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione. Più dell’oro, possanza, sovra gli umani ha la bellezza recitava Parini.

In fondo Bellezza e psiche sono intrinsecamente legate.

Un'anima bella dimora in un corpo radioso, la bellezza illumina la psiche. Nella cultura greca, come in quella dei popoli indiani Navajo, si utilizza una sola parola per indicare bellezza, bontà, benessere, armonia: KalaKagathia. In una visione olistica, corpo e mente sono un tutt’uno.

 Ma qual è l'Impatto della bellezza fisica sulla nostra vita?

La Bellezza contempla un forte bisogno di approvazione e di appartenenza. Diventa intersoggettiva e contiene in sé aspetti sociali e di potere sugli altri. (Beauty is power). Quando parliamo di Bellezza non possiamo precludere la relazione con gli altri, quindi Il lavoro sul corpo diventa la ricerca di una garanzia di «integrità» dell’individuo rispetto a ciò che sta fuori e che spesso viene vissuto come «pericoloso». La ricerca della bellezza diventa una possibilità di essere riconosciuti dagli altri in modo positivo e solitamente la percezione che abbiamo di noi stessi rispetto all’aspetto esteriore non combacia con quella degli altri che hanno di noi. Nel dare un giudizio, ci rifacciamo al punto di vista socialmente condiviso. (Confronto sociale).  Inoltre la Bellezza porta spesso all’adesione ad un modello già dato o a qualcosa che "tradisce" questo modello e lo rinnova creativamente e soggettivamente: perché? Dobbiamo prendere in prestito dei concetti che sono propri della Psicologia Dinamica: il Sé creatico e lo stile di vita.

Il Sé creativo corrisponde all'istanza che rende significative le esperienze dell'individuo, in modo da serbare per tutta la vita quei particolari schemi con i quali persegue i propri scopi. (Dott. F. Bocci) Il Sé creativo, indirizza il piano di vita, verso risoluzioni proposte dalla logica individuale del soggetto, che così viene guidato, lungo una linea direttrice. Il "finalismo", appunto come si diceva prima è uno dei presupposti di base della Psicologia Individuale e Dinamica cioè Il bisogno di pianificare il proprio futuro, di immaginare un domani più appagante e più sicuro del presente, che è lo scopo essenziale dell'esistenza

QUINDI LO PSICOLOGO DELLA BELLEZZA NON TRATTA PIU’ SOLO LA COMPONENTE PSICOPATOLOGICA LEGATA AL CONFLITTO ESTETICO INTRAPSICHICO, MA SI OCCUPA SOPRATTUTTO DEGLI ASPETTI CREATIVI E RELAZIONALI DELL’ESTETICA, ALL’INTERNO DI UN DATO CONTESTO CULTURALE.  Si capisce adesso come la sinergia tra Psicologia e Medicina Estetica conferma l'attenzione alla storia personale delle pazienti, alla comprensione dei loro fattori di stress, ai livelli di autostima. Quest'ultima spesso condiziona la percezione di sé e della propria bellezza. Proprio per questo motivo, la medicina estetica deve cogliere gli aspetti psicologici che motivano le pazienti al consulto, individuando ciò che è reale da ciò che è un'alterazione soggettiva della realtà. (Tratto dal Blog: Guida psicologi.it).

In fondo Il rapporto col mondo con la nostra esistenza corporea, nella sua carnale realtà, concerne: la fisicità, il Biologico, il Bios, l’imprendiscibilità dell’essere al mondo. La pelle costituisce il principale TRAMITE di scambio di sensazioni visive, tattili, ed olfattive, fondamentali per l’attrattiva ed il linguaggio erotico-sessuale, a partire dal CONTATTO. La pelle rappresenta così la definizione dell'Io, il confine tra il Me e il Non-me. Esprime emozioni, vissuti e Identità. La bellezza esteriore associata all’aspetto fisico, esprime l’idea di bellezza in senso visivo e percettivo: profilo del corpo, tono della pelle e tessuti, qualità dei capelli e delle unghie. La bellezza esteriore diventa importante anche nella scelta del partner e nella fase dell’innamoramento risulta determinante. Quando siamo innamorati è tutto più bello, piacevole, luminoso.  Perché?  Si pensa alla chimica delle particelle, quasi mai ci si sofferma sul lato estetico della cosa. Sulle ragioni della “Bellezza”, e sul suo centro naturale: il Cuore che, porta alla luce una realtà nuova e meravigliosa. Gli antichi greci erano soliti posizionare il centro dell’aisthesis nel cuore. È curioso perché l'”aisthesis” sono i sensi di percezione ed anche perché è la radice del termine “estetica. Per concludere la Bellezza altro non è che una maggiore capacità di “percepire” il mondo. Aumentare la Bellezza non ha solo uno scopo “salutare” (aumenta il benessere, la gioia e la salute), ma ci avvicina alla Verità. (Platone). Ovviamente esiste anche un risvolto in senso patologico: in una società in cui l’immagine è sempre più importante, aumentano i disturbi dell’immagine corporea. Narcisismo, disturbi del comportamento alimentare, dismorfismo sono patologie sempre più frequenti. I piani d'intervento sono in questi casi due: trattamenti di medicina estetica e colloqui di sostegno psicologico, per affrontare i cambiamenti imposti dagli eventi. Si parla di dismorfismo corporeo, o facciale inserito nella categoria dei disturbi ossessivo compulsivi, in aumento per cause anche culturali e sociali negli ultimi due decenni, diagnosticato con i seguenti criteri: preoccupazione per uno o più difetti o imperfezioni percepiti nell'aspetto fisico che non sono osservabili o appaiono agli altri in modo lieve. Durante il decorso del disturbo, l'individuo mette in atto comportamenti ripetitivi (ad esempio, guardarsi allo specchio; curarsi eccessivamente del proprio aspetto; stuzzicarsi la pelle, ricercare rassicurazioni) e azioni mentali (ad esempio, confrontare il proprio aspetto fisico con quello degli altri) in risposta alle proprie preoccupazioni. La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. L'intervento terapeutico con questi pazienti mira a riportare su un piano di realtà la valutazione cognitiva di sé stessi e della propria immagine. Da una parte, allora, le tecniche di psicoterapia, il rilassamento e la deep mind contribuiscono alla maggiore consapevolezza delle pazienti e al rinforzo della loro autostima. Inoltre la medicina estetica, con le sue tecniche d'avanguardia, migliora le condizioni del corpo, correggendo difetti e valorizzando le peculiarità di ogni viso. E in questo contesto voglio inserire il concetto di "bellezza abitata” (GUIDAPSICOLOGI.it) che diventa calzante e affascinante per ogni paziente. Farlo sentire consapevole della propria vita, delle proprie emozioni, delle proprie possibilità gli permette di sentirsi fortunato, ottimista, ricca ogni giorno di nuovi stimoli e occasioni. In conclusione nutrire la mente di ottimismo e positività permette di irradiare armonie e vitalità anche attraverso il corpo, inoltre sanare le ferite interiori, consolidare un sano aspetto psichico, migliorare le condizioni esteriori garantisce il raggiungimento di un benessere totale.

 

Dott. Nicola Di Caprio - Specialista in Dermatologia - Coordinatore Gruppo Dermatologia psicosomatica e medicina narrativa - ADECA