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Il blog di ADECA

2 Dicembre 2022

La micosi fungoide

Ipotesi patogenetica ed immunoterapia

La micosi fungoide

I linfomi cutanei a cellule T sono un gruppo di linfomi invasivi che si sviluppano a livello cutaneo. La micosi fungoide è quella più frequente mentre la sindrome di Sézary è rara. È più frequente negli uomini e predilige la fascia di età fra i 50 e i 60 anni.

Inizialmente la malattia si presenta con chiazze o placche su superfici cutanee circoscritte e nella maggioranza dei pazienti rimane in questa fase; in altri invece progredisce.

Le molteplici manifestazioni cutanee e l’assenza di specifici marcatori non facilitano la diagnosi che spesso viene posta tardivamente. Può infatti, inizialmente, confondersi con eczemi cronici o psoriasi. La malattia può presentarsi con chiazze, noduli o placche. Talvolta si manifesta con una eritrodermia. Ci si è chiesto perché la malattia si manifesta contemporaneamente in sedi cutanee differenti e nonostante sia localizzata a livello della cute le terapie mirate sono spesso inefficaci.

Per tale motivo si è ipotizzata una patogenesi multifocale. Nel sangue dei pazienti, infatti, anche nelle fasi iniziali sono stati trovati cloni di cellule T neoplastiche precoci che vengono ritenute responsabili della diffusione a livello cutaneo. Queste cellule T lasciano il letto ematico per migrare nella cute dove vanno a formare le prime nicchie. Nella cute si trasformano in cellule tumorali mature che sono in grado di diffondersi nel sangue colonizzando successivamente altre sedi cutanee. I cloni circolanti continuamente tengono attive le lesioni cutanee ed a seconda del grado di maturazione e/o invasività sono responsabili delle forme eterogenee che si osservano nel decorso della malattia.

Questi studi ovviamente hanno una grande importanza in quanto aprono nuovi orizzonti terapeutici. La terapia infatti, non dovrebbe concentrarsi sulle lesioni cutanee ma rivolgersi prioritariamente alle cellule T circolanti. Oltre ai trattamenti classici sono stati introdotti in terapia gli anticorpi monoclonali.

Il Mogamulizumab ha ridotto la mortalità e la progressione della malattia fornendo un nuovo trattamento efficace per la micosi fungoide ma soprattutto per la sindrome di Sézary. Agisce legandosi alla proteina CCR4 presente su alcuni tipi di cellule cancerose. Bloccando questa proteina aiuta il sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali.

Un altro anticorpo monoclonale è il Brentuximab vedotin che si lega alla proteina chiamata CD30 presente su alcune cellule del linfoma. Contiene anche un farmaco chemioterapico che può favorire la distruzione delle cellule maligne.

 

Bibliografia

·  Iyer A. et al; Skin colonization by circulating neoplastic clones in cutaneous T-cell lymphoma; Blood. 2019 Oct 31;134(18):1517-1527.  doi: 10.1182/blood.2019002516.         

·     Scarisbrick, J.J; Bagot M.; and Ortiz‐Romero P.L.; The changing therapeutic landscape, burden of disease, and unmet needs in patients with cutaneous T‐cell lymphoma; Br J Haematol. 2021 Feb; 192(4): 683–696. doi: 10.1111/bjh.17117 

·      Mycosis Fungoides (Including Sézary Syndrome) Treatment; National Cancer Institute (US); Published online: March 25, 2022

 

Dott. Mariano Saviano - Specialista in Dermatologia e Venereologia – Coordinatore Gruppo Adecanews ADECA

Dott. Flora De Natale - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Vicepresidente ADECA