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31 Gennaio 2023

Il nutraceutico per eccellenza: l’olio EVO

La salute racchiusa in un'oliva

Il nutraceutico per eccellenza: l’olio EVO

Nel IV secolo A.C. Ippocrate di Coo, il padre della medicina occidentale, affermava che una sana alimentazione rappresentava la strada più indicata per perseguire salute e benessere gettando le fondamenta per quello che diverrà la nutraceutica.

Il termine nutraceutico è stato coniato recentemente, nel 1989, dal Dr. Stephen De Felice e deriva dall’unione di due termini, nutrizione e farmaceutica.

La nutraceutica indaga con un approccio rigoroso, scientifico e clinico i componenti funzionali degli alimenti che presentano effetti positivi per la salute e favoriscono il mantenimento del benessere. Nasce per sviluppare una nuova disciplina che studia l’alimentazione corretta ed i componenti presenti negli alimenti.

I nutraceutici vengono utilizzati soprattutto in funzione dell’attività antiossidante che impedisce la formazione di radicali liberi, l’ossidazione delle membrane cellulari e nucleari, neutralizzando i processi infiammatori che danneggiano e degradano collagene e fibre elastiche.

Le conoscenze della nutraceutica hanno permesso di isolare e purificare i compenti naturali attivi, i quali poi possono essere veicolati all’interno di compresse, capsule, bustine o flaconi per rendere più pratica e comoda l’assunzione. Oppure possono essere inseriti in alcuni alimenti per potenziarne gli effetti, come il latte in polvere per i neonati integrato di vitamina D o lo iodio nel sale. Questo permette di integrare un’alimentazione bilanciata e sana potenziandone gli effetti benefici per il nostro organismo.

Il nutraceutico per eccellenza: l’olio EVO

La Food and Drug Administration (FDA) ha stabilito che l’olio EVO (Olio ExtraVergine di oliva) è utile nella prevenzione e nel contrasto di una serie di malattie tanto da essere considerato come un farmaco ma deve essere assunto e conservato seguendo regole precise. E’ stato infatti dimostrato che l’olio EVO, per le sue grandi proprietà antiinfiammatorie e nutrigenomiche, è utile: nella prevenzione di malattie cardiovascolari, nei deficit cognitivi tipici dell’anziano come l’Alzaimer, nel ridurre il rischio del diabete mellito di tipo II e del carcinoma della mammella. L’olio EVO in forma di unguento lenitivo è utile per la protezione della pelle, grazie al suo contenuto in squalene, da cui origina il più stabile squalano (un idrocarburo saturo di natura terpenica) utilizzato ampiamente dalla cosmesi moderna.

La FDA stabilisce che è sufficiente ingerire ogni giorno, 2 cucchiai (23 grammi) di olio extravergine d’oliva (contenuto di acido oleico tra il 70 e l’80% dello RDA), crudo e lavorato a freddo, per garantire al nostro organismo l’assunzione di almeno 17.5 gr di acido oleico (acido grasso monoinsaturo della famiglia degli omega 9), 4.5 mgr di vitamina E (antiossidante liposolubile), 10 mgr di polifenoli (tra tutti l’oleocantale, il tirosolo, l’idrossitirosolo e l’oleaceina), potenti modulatori dell’espressione di geni protettivi in modo epigenetico (senza modificare la sequenza del DNA), che abbondano (>600mg/kg di olio) in specifiche varietà di olivo, come quelle pugliesi e quelle del Vulture: Coratina e Ogliarola, le toscane: Maurino e Moraiolo, la spagnola Cornicabra e la californiana Mission. Sono inoltre presenti:  vitamina A,  ferro, sodio, potassio, rame, zinco, selenio.

In particolare l’oleocantale (contenuto principalmente nelle olive e nell’olio Extra Vergine d’oliva di prima spremitura ma si riduce nell’olio vecchio), molecola responsabile della sensazione di piccante che avvertiamo quando ingeriamo olio EVO, blocca la cascata infiammatoria inibendo in modo dose-dipendente sia gli enzimi infiammatori della cicloossigenasi-1 (COX-1) che della cicloossigenasi-2 (COX-2). La sua potenza è minore rispetto ai comuni antinfiammatori farmaceutici di sintesi comunque l’olio EVO è un prodotto naturale che può essere consumato senza effetti collaterali. Inoltre, l’oleocantale è presente solo nell’olio EVO.

23 grammi di olio EVO garantiscono l’apporto di poco più di 200 calorie che dovrebbe essere il condimento esclusivo di una dieta bilanciata e povera in grassi, come quella Mediterranea oppure quella DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension).

Nel 2016 è stato dimostrato da un gruppo di ricercatori dell’Università Aldo Moro di Bari che la singola assunzione da parte di soggetti sani, al mattino e a digiuno, di 50 millilitri (44 grammi) di olio extravergine di oliva Coratina promuove l’espressione di microRNA (miR; i più piccoli RNA in natura che bloccano l’espressione di specifici geni) ad azione anti-infiammatoria (miR-23b-3p) e anti-tumorale (miR-519b-3p), mentre inibisce l’espressione di microRNA che favoriscono l’insorgenza della resistenza all’insulina (miR-107).

Anche altri olii vegetali sono ricchi in acido oleico, tra questi, l’olio di semi di girasole (acido oleico:85-86%) che viene ottenuto per estrazione e raffinazione chimica, pertanto prevede l’uso di solventi. Gli oli vegetali sono privi dei polifenoli dell’olio extravergine d’oliva, ma sono più stabili e resistenti ad alte temperature (come durante la frittura).

L’olio EVO perché non perda le sue caratteristiche organolettiche e nutraceutiche, può essere conservato:

- ad una temperatura tra i 14 e i 18 gradi; mentre, non ama temperature elevate oppure vicine o inferiori allo zero;

- custodito in piccoli (massimo 500 millilitri) contenitori di vetro (opaco o scuro), di porcellana o di acciaio inox ben chiusi, in luoghi freschi e lontani da contaminazioni aromatiche. Sebbene la latta sia un buon compromesso per brevi periodi, la plastica per alimenti non dovrebbe essere mai utilizzata. Nella ristorazione, la legge italiana legge 161 del 30 ottobre 2014 (articolo 18, comma 1 c), prescrive l’uso di contenitori chiusi, etichettati e non rabboccabili, mentre vieta l’uso di ampolle o oliere “domestiche”.

È importante che l’EVO non entri a contatto con l’ossigeno e per questo è necessario non farlo residuare a lungo in contenitori mezzi vuoti, anche se ermeticamente chiusi.

Inoltre deve essere utilizzato entro un massimo di 12/18 mesi dall’estrazione (secondo la legge italiana (Legge n.9/2013, art.7), e successivo imbottigliamento del prodotto.

L’EVO ha diverse proprietà benefiche per la salute. Recenti studi sostengono l’importanza dell'uso dell’EVO nella dieta e nell’integrazione in quanto i suoi componenti hanno azione protettiva sull’apparato cardiovascolare, nel diabete mellito e nelle dislipidemie, nella nutrizione e quindi sulla sindrome metabolica che coinvolge anche la cute. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi di intervento sull'uomo per cesellare raccomandazioni specifiche per l’uso terapeutico attraverso diverse formulazioni nelle varie patologie.

Bibliografia:

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Azra Kugić, Sanja Dabelić, Cvijeta Jakobušić Brala, Nina Dabelić, Monika Barbarić I secoiridoidi dell'olio extra vergine di oliva modulano l'attività metabolica delle cellule di melanoma pretrattate e naive al trattamento. Molecules. 2022 Maggio: 21;27(10):3310.

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• Santangelo C, Vari R, Scazzocchio B, De Sanctis P, Giovannini C, D'Archivio M, Masella R. Attività antinfiammatoria dei polifenoli dell'olio extravergine di oliva: quale ruolo nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infiammatorie immuno-mediate? Bersagli farmacologici di Endocr Metab Immune Disord. 2018;18(1):36-50.

 

Dott. Flora De Natale - Specialista in Dermatologia e Venereologia - Vicepresidente ADECA

Dott. Mariano Saviano - Specialista in Dermatologia e Venereologia – Coordinatore Gruppo Adecanews ADECA